LA MASCHERA DI SEKHMET di Claudio Hesse

La maschera di Sekhmet di CLAUDIO HESSE
Edizioni Aradia, Brescia, 2016, 112 pagine, Euro 16,00
www.aradia-edizioni.it

 

Primo romanzo di Claudio Hesse e primo romanzo pubblicato dalle edizioni Aradia, La maschera di Sekhmet tocca temi purtroppo molto attuali.
Infatti è ispirato a fatti davvero accaduti negli Stati Uniti alla metà degli anni Novanta, quando una setta dedita al vampirismo commise una serie di efferati omicidi.
Vi si narra la vicenda di un ragazzo di diciannove anni che, appassionato di vampiri, passa dai libri ai siti internet, incappando in un forum di sedicenti “veri” vampiri.
Spinto dalla curiosità, comincia a chattare con una coetanea con la quale gli sembra di essere in perfetta sintonia e che si fa chiamare col nome fenicio di Ezbel, cioè “amante di Baal”.
Quando finalmente la incontra di persona, non crede ai suoi occhi: Eva (questo è il suo vero nome) è una bellissima ragazza dagli occhi azzurri e dal dolce sorriso, che lo invita a conoscere un gruppo di amici, tutti appassionati di vampiri.
Sarà l’inizio di una bella storia d’amore?
Disgraziatamente no: sarà l’inizio di una discesa nel peggiore degli incubi infernali, tra riti sanguinari e omicidi spaventosi.

L’Autore ha scelto una prosa volutamente scarna e asciutta, quasi come un reportage giornalistico, preferendo:

tralasciare di fornire le consuete descrizioni di persone e luoghi, limitandomi a narrare semplicemente i fatti, e delle sensazioni ed emozioni che essi hanno suscitato nel protagonista“.

Nonostante non abbia alcuna pretesa di fare della sociologia, il romanzo porta comunque a riflettere, nell’esposizione nuda e cruda degli avvenimenti per bocca del giovanissimo protagonista, senza abbellimenti di contorno (e per questo ancora più agghiacciante), sui pericoli che corre chi è alla ricerca di “qualcosa” che non sa bene cosa sia, ma che comunque gli manca, e finisce tra le grinfie di gruppi poco raccomandabili.

Nel corso degli ultimi vent’anni in varie parti del mondo, e anche in Italia, vicende molto simili sono finite agli “onori” della cronaca nera: troppe volte per non considerare questo libro sì un’opera di fantasia, ma con inquietanti collegamenti con la realtà.
Anche il finale lascia aperti molti interrogativi e molte possibilità… a quando il secondo volume? (Recensione di Devon Scott)

 

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