IL CULTO SEGRETO DELLA SANTA MUERTE di El Tolteco

Il culto segreto della Santa Muerte di EL TOLTECO
Edizioni Aradia, Brescia, 2017, 104 pagine, Euro 16,00
www.aradia-edizioni.it



Questo nuovo saggio delle Edizioni Aradia affronta un tema molto insolito, ben poco conosciuto in Italia: il culto della Santa Muerte.
Nato cinque secoli fa in Messico, mescola credenze che risalgono agli Aztechi al cattolicesimo imposto con la forza (e con non pochi massacri) dai Conquistadores, con alcune concessioni alla stregoneria (hechiceria). In seguito all’arrivo degli schiavi importati dall’Africa, si è arricchito di usanze appartenenti alla cultura yoruba.
Ne è nato un culto sincretico, che ha alcuni punti di contatto con il Voodoo, ma è soprattutto basato sulla figura della Morte.

Come osserva l’Autore:

la Morte è l’unica certezza che hai, puoi credere alle più disparate rivelazioni e teorie, raccontarti tutte le storie che vuoi, ma alla fine con la Morte ci dovrai fare i conti – questa è la verità – e al suo cospetto tremerai…

 

Moltissime tradizioni, in ogni parte del mondo, hanno un dio dei morti e le culture pre-colombiane non fanno eccezione; anzi, gli Aztechi avevano anche una Dama della Morte, Mictecacihuatl, che si assumeva il compito di vegliare sulle ossa dei defunti.
Quando il Cristianesimo impose la Madonna e i Santi, non ci volle molto a cristianizzare divinità antiche, facendo nascere “santi” che nessuno troverà mai sul calendario ufficiale, ma che sono molto amati e venerati dal popolo.
Lo stesso è accaduto per culti che sono sopravvissuti nei secoli a fianco di quelli ortodossi e sono ben vivi, come appunto quello della Santa Muerte.

La Santa Muerte viene raffigurata come uno scheletro coperto da una specie di tunica col cappuccio; in una mano tiene una falce, nell’altra un simbolo che può essere un globo (il suo dominio sul mondo), una bilancia (l’equilibrio che deve essere sempre ripristinato se viene perso), una torcia o una lanterna (la luce che illumina il cammino del credente), una clessidra (il tempo che passa), un gufo o una civetta (uccelli messaggeri tra il mondo dei vivi e quello dei morti). La tunica può avere vari colori, a seconda del tipo di intervento richiesto: bianca per le purificazioni, verde per questioni legali, azzurra per la salute, rossa per l’amore…

Come nel Paganesimo, anche nel culto della Santa Muerte occorre avere in casa il proprio altare, che va attivato con un rituale apposito, tenuto sempre in ordine e decorato con le offerte rituali che ciascuno si sentirà di offrire.
Alla Santa Muerte si possono fare richieste di ogni tipo, ma attenzione: nessun desiderio verrà esaudito se potrà in qualche modo danneggiare il devoto.
Per insegnare come procedere, l’Autore ha compilato un formulario con incantesimi per ottenere i canonici “salud, pesetas y amor“, ma anche preghiere di protezione, senza dimenticare quelle di ringraziamento per il bene ottenuto per intercessione della Santa Muerte.

Un libro curioso e originale, che piacerà ai seguaci della magia e della stregoneria, ma anche a chi si interessa di antropologia e di tradizioni popolari religiose antiche (Recensione di Devon Scott).

 

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